Gli Antonelli, architetti da Gatteo - La misura dell'Eldorado. Vita e imprese di emiliano-romagnoli nelle Americhe
Giovanni Battista Antonelli
Peñíscola, castello: porta di Filippo II. (L.A. Maggiorotti) Giovanni Battista Antonelli [1527-1588]
Battista Antonelli
Forte dei Tre Re. Morro de L' Avana Battista Antonelli
[1547-1616]
Cristoforo Roda Antonelli
Cartagena de Indias. Scorcio delle mura. (Archivio Graziano Gasparini) Cristoforo Roda Antonelli [1560-1631]
Gian Battista Antonelli (Il Giovane)
Castello di Araya, Cumaná (Venezuela). (Archivio Graziano Gasparini) Gian Battista Antonelli
(Il Giovane)

[1585-1649]
I Garavelli Antonelli
Ristrutturazione castello di Santa Barbara ad Alicante nel 1562 di Giovanni Battista Antonelli I Garavelli Antonelli
Cristoforo [1550-1608]
Francesco [1557-1593]
 
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Comune di Gatteo

 

Il Comune di Gatteo, in Provincia di Forlì-Cesena, si estende in una fertile pianura racchiusa tra Via Emilia, fiume Rubicone e Mar Adriatico.
I suoi 7.000 abitanti sono ripartiti in quattro località - Gatteo, Sant’Angelo, Gatteo a Mare e Fiumicino - che hanno avuto, per le caratteristiche geografiche e storiche che le caratterizzano, sviluppi socio-economici diversi. Gatteo, essendo il luogo dei primi stanziamenti, ha mantenuto un ruolo centrale nella vita di tutto il territorio, è la sede del Municipio e dei servizi primari ed ospita i principali monumenti, che testimoniano il suo passato.
Gatteo a Mare è situata sul Mar Adriatico, alla foce del fiume Rubicone (inizialmente detta 'Due bocche') ed è per questo il cuore turistico del Comune. Nata negli anni ’20, è un modello di organizzazione turistica: nel suo chilometro quadrato di estensione vi sono strutture ricettive di ogni genere (85 hotels, un campeggio, un residence, 3 affittacamere e più di 200 appartamenti da affittare), 30 stabilimenti balneari e più di un centinaio fra esercizi commerciali ed attività artigianali. Ogni anno più di centomila turisti italiani e stranieri raggiungono questa località per trascorrere serene vacanze, allietati dal clima e dalle numerose manifestazioni che il Comune organizza, e coccolati dalla tipica ospitalità romagnola.
Sant’Angelo (o più precisamente Sant’Angelo in Salute) è la frazione più popolosa ed è anche quella in cui è più fiorente il settore industriale (legato soprattutto al mondo calzaturiero).
Fiumicino, che si trova lungo il corso dello storico Rubicone, e invece la frazione più piccola.

Sull'origine del nome sono state formulate varie ipotesi: una relativa all'iscrizione di un antico marmo del II secolo d.C. rinvenuto nei pressi di una delle zone sepolcrali del riminese, sul quale compare per la prima volta ‘Gattae’ riferito a Caio Mario Gatta, liberto di Caio; un'altra definisce il termine Gatta - oscillante poi nelle forme ‘Cathei’ o ‘Catei’, ‘Gathei’ o ‘Gattei’ - come un genitivo di possesso. Sicuramente, come erroneamente si è inizialmente pensato, non è dovuto al passaggio del capitano di ventura Erasmo da Narni, detto il Gattamelata, verificatosi nel 1431 circa. Resta, quindi, un mistero da dove ha origine il nome di questo località, che riporta nel suo stemma comunale un gatto.

Grazie ai numerosi reperti archeologici rinvenuti, mattoni, marmi, metalli, monete e statue, non si hanno, invece, dubbi sull’epoca di origine del Comune: Gatteo nasce come stanziamento romano.
La storia di Gatteo è lunga e ricca di avvenimenti meritevoli di nota: il più famoso e conosciuto in tutto il mondo, è sicuramente l’attraversamento del fiume Rubicone da parte di Giulio Cesare, che col suo seguito di legionari si muoveva alla volta di Roma. Il fatto, avvenuto nel gennaio del 49 a.C., ci ha lasciato un modo di dire usato ancora nei giorni nostri: ‘alea iacta est’, ovvero ‘il dado è tratto’.
Altro fatto degno di attenzione è il passaggio di Giuseppe Garibaldi avvenuto il 1 agosto 1849.Con oltre duecento garibaldini egli sosta nel borgo di Gatteo, prosegue poi per Sant'Angelo per arrivare alle Due Bocche (Gatteo a Mare) e di qui giunge a sorpresa a Cesenatico, da dove salpa con tredici bragozzi chioggiotti alla volta di Venezia, per dar man forte alla resistenza locale.

Vari sono stati i domini che si sono susseguiti alla guida di questo territorio, ma i più incisivi sono sicuramente quelli della Chiesa (prima quella Ravennate, poi quella di Roma) e di due famiglie romagnole: i Guidi e i Malatesta. Il dominio ecclesiastico è stato fondamentale per l’opera di bonifica avvenuta nel IX secolo: le grandi abbazie, infatti, disponevano di una valida e numerosa manodopera. Giovanni Pascoli  scrive “Romagna solatia, dolce paese, cui regnarono Guidi e Malatesta” e Gatteo non si sottrae a questa verità. Infatti, nel XIV secolo sono proprio i Malatesta da Verucchio i Signori di Gatteo e poi dal 1452 fino al 1656 (con alcune interruzioni) il paese passa nelle mani dei Conti di Bagno.

Di questa ricca storia Gatteo porta i segni nella propria architettura, nei monumenti rimasti fino ai nostri giorni. Tra questi non possiamo non menzionare il Castello Malatestiano: struttura nata con carattere abitativo-difensivo, data l'esigenza di difendere le dimore da attacchi esterni e saccheggi; infatti, era circondato da una fossato pieno d'acqua e vi si poteva accedere solo attraverso un ponte levatoio in legno. Il castello è stato soggetto di un lungo restauro conclusosi nel 2003, grazie al quale è ora possibile effettuare un'insolita passeggiata sulle sue mura.
Poi vi è la Chiesa di San Lorenzo Martire, sorta nel 1290 circa all'interno del complesso del castello e traslata poi nel 1576 all’esterno delle mura, nella
All’interno si trovano le salme di molti membri della famiglia Guidi di Bagno: il marchese Ferdinando, che morto a Mantova ordina di essere sepolto nella Chiesa di Gatteo, Fabrizio marchese di Montebello e conte di Cusercoli, e sua moglie Laura Colonna marchesa di Montebello.
Altri sono gli edifici degni di una visita: il Campanile di Sant’Antonio Abate, unica parte rimasta intatta di una delle più antiche chiese di Gatteo, costruita nel 1467, o forse addirittura prima, e distrutta durante i bombardamenti della II Guerra Mondiale nel 1944; la ‘Casa del Fascio’ palazzo nato negli anni ’20 ed ora riconvertito a biblioteca comunale.

Questa piccola località ha dato i natali a personaggi la cui fama e il cui successo hanno fatto letteralmente il giro del mondo. Tra questi vogliamo menzionare la Famiglia Antonelli, i cui membri sono stati ingegneri militari a servizio della corona spagnola e le cui opere sono presenti dall’Europa all’America Latina; Secondo Casadei, l’inventore del Liscio: la musica che fa cantare e ballare tutti i romagnoli e non solo.

Un piccolo paese, ma interessante sotto molti aspetti: culturali, storici, turistici ed economici.